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Beyond the Waves: Creando un ispirato viaggio musicale




Considero Beyond the Waves la pietra miliare in cui ho abbandonato definitivamente l'idea di "scrivere quello che la gente vuole".


Qualcuno di voi potrebbe dirmi "ok, ma nessuna delle tue musiche è diventata virale" ed è verissimo ma indovinate un po': scrivo musica per esprimere quello che ho dentro e condividerlo con chiunque sia ricettivo al messaggio che voglio trasmettere o in sintonia con le emozioni che sto descrivendo.

Non scrivo per diventare ricco e famoso, scrivo per me stesso e per sentirmi meglio: in qualche modo la musica è il mio terapeuta.



Così questo pezzo è apparso nella mia mente in un momento in cui mi sentivo nostalgico di casa e mi ha fatto pensare a come spesso diamo per scontate cose che non dovremmo.

Ora vivo lontano dall'oceano e pensare a quello che facevo da giovane ha fatto volare la mia fantasia, con un sottile velo di malinconia.


Di fronte all'oceano, sentendosi coccolati dal rumore delle onde e dall'imponenza della natura, si sperimenta un abbraccio indescrivibile. La brezza leggera, come una mano confortante, ti accarezza il viso, spingendoti a fare un respiro profondo e purificatore, inalando l'essenza di questi momenti. È stato in mezzo a tanta tranquillità e bellezza naturale che è nata l'ispirazione per "Beyond the Waves".


Come sempre ecco qui la versione al pianoforte, come mi piace dire, dove tutto ha inizio...





L'idea era davvero quella di fare una dichiarazione iniziale nelle prime 8 battute come se mi stessi mettendo fermo di fronte all'oceano guardando l'orizzonte.

Il passo successivo è stato quello di avere una base con sestine dando quasi l'idea di essere in 6/8 per dare un senso di galleggiamento sulle onde pur essendo in 4/4.

Come avrete notato nelle mie composizioni, mi piace molto avere strumenti diversi che chiacchierano sempre tra loro e in Beyond the Waves succede di nuovo con il pianoforte e l'arpa che fanno da contraltare al violoncello e ai flauti che sono i pittori di questo paesaggio oceanico. La strumentazione ha giocato un ruolo fondamentale nel tradurre l'essenza dell'oceano in suono. Gli archi, che ricordano il movimento costante delle onde, sono stati completati dai toni eterei dei legni che hanno catturato i sussurri rilassanti della brezza marina. Sovrapporre questi elementi è stato come dipingere un vivido paesaggio sonoro, in cui ogni strumento ha giocato un ruolo cruciale nel narrare la storia.


L'ultima affermazione, come detto, in cui ho pensato che non darò mai nulla per scontato soprattutto la bellezza della natura e il potere che ha di muovere emozioni e sentimenti.

È innegabile che la natura sia stata la musa ispiratrice per eccellenza durante questo viaggio. Il ricordo delle ore trascorse a osservare le onde, la vivida sensazione di vedere l'oceano sbattere contro le rocce e assorbire l'energia dell'ambiente circostante hanno alimentato il processo creativo. Era un dialogo costante tra l'ambiente e lo spirito creativo, una danza dove la natura guidava e la musica seguiva.


In conclusione, la creazione di "Beyond the Waves" è stata un'ode sincera al fascino dell'oceano, una testimonianza dell'ispirazione sconfinata che la natura offre a coloro che sono disposti ad ascoltare.


Godetevi questa passeggiata in riva all'oceano e arrivederci alla prossima puntata





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