
Creare musica è un labirinto di emozioni, ispirazioni e scintille creative che spesso sono nascoste al pubblico. "Inner Conversation" ha segnato il mio debutto nell'autoproduzione di un pezzo, e questo risale al 2020, quando siamo stati tutti costretti a restare a casa. Questa nuova avventura è stata tanto esaltante quanto impegnativa. Tutto è iniziato seduto al pianoforte (in realtà un pianoforte elettrico che ho preso perché non volevo occuparmi di accordatura, ma, a dire il vero mi manca la sensazione di un vero pianoforte sotto le dita) e ho iniziato a pensare a tutto le emozioni che fluivano in quel periodo, trovandomi in un luogo dove convergono una miriade di sentimenti, proprio come un tumultuoso dialogo interiore.
Mi sentivo come se la mia mente fosse una tela pronta ad essere dipinta con una cacofonia di emozioni che riecheggiavano come un insieme di voci. La confluenza di questi sentimenti ha fatto nascere il desiderio di trasmutare questa sinfonia in un brano musicale.
Creare "Inner Conversation" è stata un'odissea segnata da nuovi territori e acque inesplorate per diverse ragioni. Avendo una formazione classica con poca esposizione alla "musica elettronica", ho imparato da zero come usare una DAW, come mixare e masterizzare (lunga strada ancora da percorrere) ma cercando di mantenere il tutto molto semplice e piacevole all'orecchio, senza cercare particolari effetti o tecniche elaborate.
La fase iniziale è stata caratterizzata dall'introspezione, da molte riflessioni e allo stesso tempo dalla scrittura della musica, come ai bei vecchi tempi, nota per nota, scavando in profondità nello spettro emotivo che ha dato vita al pezzo. Ho trascorso ore a decifrare le sfumature di queste “ voci interiori ", trasmutandole in melodie che riflettevano la complessità delle emozioni vissute. Non voglio dire che tutto sia venuto fuori facilmente, mi sono semplicemente immerso nella composizione: il tempo sembrava perdere il suo significato, eclissato dal fervore di incapsulare l'essenza delle sensazioni che stavo vivendo. Il pezzo si è evoluto gradualmente, ogni nota è l'incarnazione delle emozioni che riverberano al suo interno. Mi sembrava di avere così tanto dentro che doveva uscire allo scoperto e questo primo pezzo, essendo per me un grande esperimento, dall'inizio alla fine è stato sia liberatorio che impegnativo. Ha coinvolto non solo la composizione ma anche la gestione delle complessità tecniche della produzione musicale. Il viaggio per creare "Inner Conversation" è stato un'esplorazione delle profondità delle emozioni e del potere trascendentale della musica. Ha svelato un regno in cui il tumulto interiore si è trasformato in una sinfonia di emozioni che non ero consapevole di avere dentro di me.
Questo pezzo rappresenta non solo una pietra miliare ma anche una testimonianza del potere di trasformazione dell'espressione di sé attraverso la musica.
Quando ho finito ed ero pronto per caricarlo online ero nervoso per la reazione che avrei potuto ricevere ma ho imparato che la musica è una forma di espressione e probabilmente non piacerà a tutti, siamo umani. E come esseri umani possiamo solo condividere l’esperienza sperando che qualcuno possa relazionarsi con essa e godersi il viaggio.
Ma stavo già pensando al prossimo pezzo che avevo in mente: in quel periodo mi sembrava di poter scrivere un pezzo al giorno!!! Ma questo è per il prossimo post 😊
Nel frattempo se vuoi sperimentare con i tuoi occhi e le tue orecchie la mia prima composizione puoi cliccare qui
Alla prossima, per il prossimo pezzo.
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