Mi ci è voluto parecchio tempo per scrivere questo post: sono momentaneamente immerso in un periodo di trance compositiva ed ora che ho finito i pezzi nuovi ho deciso di fare una piccola pausa prima di iniziare a registrare ed eccoci qua!
Ok da dove iniziare? Beh direi dall'inizio.
Vi ho già detto nel precedente post che iniziando da zero ho speso una quantità infinita di ore online a leggere una quantità enorme di articoli riguardanti i problemi che man mano incontravo.
Non metto alcun link in questo blog perché ho letteralmente digitato su google "come aumentare i followers", "miglior strategia per aver successo su Spotify" e via dicendo...
Penso che ho dato libero sfogo alla mia immaginazione compilando le domande per i vari motori di ricerca e, senza sorpresa alcuna, ho trovato milioni di informazioni.
A ripetizione veniva suggerito di trovare un esperto di marketing per aiutarti a farti sentire dalle persone giuste e ci sono fantastiliardi di persone che ti vendono vari pacchetti per promuovere la tua musica, garantendo migliaia di veri followers e come new entry la tentazione di utilizzare questi profeti del marketing era molto forte non sapendo dove sbattere la testa.
Ovviamente come primo impatto non ho realizzato che i prezzi erano per canzone, quindi avendo inizialmente un catalogo di 10 pezzi significava "qualsiasi prezzo offerto X 10"...
Mi sono detto che forse un giorno imboccherò questa strada ma chi scegliere al momento giusto? Questa è una domanda che mi faccio tuttora!
La sola differenza dal primo giorno è che evito chi insiste troppo: tanto carini e gentili all'inizio ma non appena dici che ci devi pensare diventano subito o quasi rudi e poco simpatici…. Non potrei lavorare con qualcuno che innanzitutto non mi rispetta, nonostante io sia un progetto e non una persona fisica: se non rispetti me come puoi rispettare la mia musica? Beh forse questo sarà argomento per un altro post.
Nel frattempo le mie musiche erano online, distribuite sulle varie piattaforme come Spotify, Deezer, Apple Music, Amazon Music giusto per citarne alcune e per me questo era un universo totalmente nuovo da studiare ed imparare a navigare.
Ho scelto di concentrare le mie forze su un paio di piattaforme perché seguirle tutte sarebbe un lavoro titanico a tempo pieno ed il mio obiettivo è sempre quello di scrivere musica. Ma quando fai tutto da solo devi trovare il tempo per farlo, volente o nolente.
E l'avventura iniziò! Primo passo suggerito: trovare curatori di playlists!
Ho iniziato a spulciare tra i vari social media cercandoli, leggendo tutti i profili, ascoltando le loro selezioni musicali, scrivendo loro direttamente chiedendo di aggiungere i miei pezzi alle loro playlists.
Alcuni erano e sono grandi fan della mia musica e del lavoro fatto e ovviamente mi compiaccio di ciò, altri sono molto gentili e danno una mano ( il che significa ti aggiungono nelle loro playlist ma senza fare alcun commento), altri ignorano i messaggi ma senza alcun rancore, siamo tutti impegnati e tutti noi abbiamo le nostre priorità.
In altri casi ho trovato questi curatori su siti che offrivano "free placement" ( piazzamento gratuito della tua musica) e, come sempre di gratuito c'era ben poco o nulla se non un rimando a "compra il pacchetto ma senza alcuna garanzia di piazzamento ma di sicuro ti offriamo la nostra opinione, se paghi"...
Cosí ho deciso di creare le playlists per conto mio invitando altre persone ad accodarsi, soprattutto per vedere che aria che tira. Qui la situazione divenne ancora più interessante perché ho ricevuto domande del tipo " questo è un gruppo streaming?" oppure " hai playlist su tutte le piattaforme?"… e la mia reazione da dietro lo schermo era...
Non avevo la più pallida idea di cosa stessero parlando soprattutto riguardo a "TUTTE LE PIATTAFORME"… Io pensavo che Spotify fosse l'oceano in cui nuotare ma apparentemente non è il solo mare. Il mistero dei gruppi streaming fu presto rivelato: i gruppi streaming sono gruppi in cui persone si aggregano per suonare la playlist e promuovere le proprie canzoni allo scopo di aumentare le proprie statistiche.
Era molto eccitato all'idea pensando che tutti facessero la loro parte e supportandoli a vicenda seguendo la vecchia "stretta di mano per sigillare il contratto"...
Pieno di entusiasmo ho cavalcato questa strategia, scoprendo però che non è così semplice. Ho scoperto che essere un curatore di playlist, specialmente quando parti dal nulla, è difficile perché le lamentele che ricevi sono tante ed avendo un gran cuore, desidero che tutti siano felici.
Metto subito le cose in chiaro. Ho imparato velocemente, per me l'obiettivo dovrebbe essere quello di avere un gran numero di followers che, mettendo un bel cuore sulla tua playlist, ascoltino la musica facendo aumentare i numeri per gli autori, invece di avere 10 persone in una playlist con le loro 10 canzoni che ascoltano tutto il giorno la playlist. Ma sfortunatamente oggigiorno le persone vogliono "tutto e subito" senza pensare che ci vuole del tempo e guardare oltre il proprio naso: dopotutto Roma non è stata costruita in un giorno, come qualcuno ha detto!
Come in tutti i business ci sono persone che dicono " si, di sicuro ascolto" ma in realtà la sola cosa che cercano è di essere presenti su una playlist ed avere le altre persone presenti a fare il loro lavoro. E noi tutti sappiamo che non è molto corretto.
Da parte mia se mi prendo l'impegno di fare qualcosa lo faccio altrimenti soprassiedo, ma siamo tutti diversi gli uni dagli altri e come conseguenza ci saranno sempre persone che approfittano della buona fede di qualcun altro, alimentando, come ho detto prima, lamentele che inizialmente mi irritavano ma a cui poi ci ho fatto il callo: fa parte del gioco e non sono mai da prendere a livello personale.
Un'altra cosa che ho imparato ( lo so, molto naive!) è che mentre io voglio aiutare le persone a prescindere, questo sentimento non può essere dato per scontato. " Per piacere mi puoi togliere dalla playlist perché il genere presente è differente dal mio e mi scombina l'algoritmo"…. questo è stato un altro momento di "algoche?"...
Iniziare la ricerca sul famigerato algoritmo è stato interessante e frustrante allo stesso tempo: leggendo qua e là l'opinione comune era che le possibilità di un artista indipendente di farcela sulle piattaforme streaming sono molto basse perché la maggior parte della case discografiche controlla il mercato e hanno un grande budget per promuovere i loro artisti ( tutti i grandi nom a cui potete pensare!) e considerando quanto letto, tali artisti hanno la precedenza rispetto ai musicisti che magari registrano da casa. Letto questo ho capito perché alcuni colleghi musicisti sono così sensibili al "giocare pulito" nelle playlist: ogni numero conta e li capisco sebbene io resti fedele alla mia teoria del lungo termine con tanti followers.
Ovviamente tutti noi sogniamo di essere "scelti" dall'algoritmo e di finire su qualche playlist curata personalmente dalla piattaforma, il che significherebbe avere un'esposizione della propria musica dinanzi a milioni di persone, ma ancora devo capire come farlo. Non preoccupatevi, ce la farò! :)
Tra i milioni di consigli dei guru online il più prezioso e gettonato è: " trova la tua nicchia" per il tuo genere. OK, ma se scrivo quello che mi detta il cuore, un giorno può essere hip hop, un giorno colonna sonora epica, un giorno musica rilassante…. Posso capire perché l'algoritmo mi guardo come il cane nella foto sopra!
Concludendo cosa ho imparato fino a questo punto?
- Ci sono persone che veramente vogliono aiutarti e mantengono la parola quando dicono " supportiamoci a vicenda ". È bello parlare con persone che non hanno paura di condividere genuinamente le loro esperienze.
- Ci sono persone che non mantengono la parola e dicono " si certo supportiamoci l'un l'altro: tu supporti me e tu supporti te stesso"… non molto carino….
- Ci vuole tempo e pazienza ed è un processo a lungo termine. Personalmente ero molto frustrato all'inizio ma ho deciso di incanalare la frustrazione nel processo creativo: fa parte del gioco sentirsi scoraggiati, l'importante è reagire!
- Sii te stesso sempre e credi in quello che fai: nel momento ch emend te lo aspetti qualcosa di meraviglioso può accadere ( e ho sentito storie di artisti che ce l'hanno fatta ad entrare in queste famose playlist editoriali ed erano felici, ed io lo sono per loro!)
- Non aver timore di condividere i tuoi pensieri, i tuoi social media, le tue idee: potrà sembrare alle persone che sei soffocante ma per riuscire a trovare la porta giusta a cui bussare ( o da aprire!) devi insistere sempre. Questo è il motivo per cui in continuazione invito tutti a seguire le mie pagine su Instagram, Twitter e Soundcloud ed a condividerle con amici e parenti.
Come dico sempre e sempre lo dirò è un continuo processo ed ogni giorno si impara qualcosa di nuovo o un nuovo aspetto di qualcosa che si pensava di conoscere già. Ho fatto la scelta di pensare positivo e di continuare a lavorare sulla mia musica che per me è la cosa più importante, continuando a dire ciò che penso con le mie opinioni senza filtri.
Per il momento è tutto, ci sentiamo alla prossima!
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